martedì 11 novembre 2008

AIUTIAMO ROBERTO

Per chi legge questo post vorrei che con una sua riflessione cercasse di immedesimarsi in una famiglia di una persona down.
Certamente un progetto a lungo termine molto difficile come lo è per il nostro amico Roberto Camerlengo affetto dalla sindrome di down,grande amico mio e compagno di una esperienza cooperativistica per qualche anno dove ogni giorno con la sua serietà si presentava al lavoro assolvendo i compiti che gli venivano impartiti.
Impegnato nelle varie attività sociali lui sempre presente e svolge i suo ruolo con precisione e serietà come sempre ha fatto.
oggi vedo un articolo su il mensile Incontri dove la sua famiglia chiede aiuto per Roberto al momento che ho letto io personalmente mi sono sentito un verme come se la cosa sembrasse personale.
Come commentare tale notizia?
Che ormai si rischia di vivere in una società dell’apparenza,Dove –ecco il punto-la stessa apparenza sembra qualificarsi come risorsa e per giunta determinante.,Mi spiego meglio
Oggi quello che voglio dire che quel che sembra contare sempre più è l’apparire
Il che significa in pratica,mentre dal punto di vista della legge siamo tutti uguali,dal punto di vista sociale esistono discriminazioni che pur non venendo dichiarate apertamente,si traducono in minori opportunità ed emarginazione di fatto nel caso di Roberto per soggetti che appartengono a determinate categorie e per queste persone sussiste il rischio di venire discriminati socialmente.
Il mio appello è che in una fase cosi critica per l’economia italiana dove la disoccupazione sta crescendo di giorno in giorno e capisco le difficoltà delle aziende nel svolgere le loro attività,di valutare di ricavare uno spazio per Roberto basta poco ma l’impegno per lui è fondamentale non sottovalutate l’importanza e la problematica di questa persona GRAZIE

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