lunedì 20 dicembre 2010

BUON NATALE

venerdì 10 dicembre 2010

EHI TU CONTRIBUISCI CON LE TUE IDEE AL FUTURO DI MAGLIANO

Come fronteggiare la crisi economica alcune idee di sviluppo forse non farebbero male.
Da anni siamo in una gravissima crisi economica sociale e l’attuale Governo Italiano ha sottovalutato l’impatto della crisi economica affrontando con notevole ritardo i problemi reali,cerco in diversi modi di individuare alcune proposte,e farne farina del proprio sacco soprattutto per le forze politiche che anno l’intelligenza di individuare il futuro,come strumento di cambiamento e come modello di sviluppo per una piccola cittadina come Magliano Sabina.
La partita si gioca soprattutto sulle energie rinnovabili,non  vuol dire Nucleare,perché non condivido questa scelta e dirò perché in avanti a questo post.
Si parla spesso di rifiuti,abbiamo visto a Napoli e spesso sentiamo che individuano,siti per danneggiare il suolo e contaminarlo con discariche a cielo aperto,innanzi tutto bisogna fare delle campagne informative nelle scuole,i ragazzi i cittadini spesso sono male informati ,addirittura disinformati dare spazio a comportamenti individuali sui temi come la raccolta differenziata di rifiuti e perché no il risparmio energetico,come la mobilità sostenibile,si parta dalle scuole.
 Promuovere la raccolta differenziata come sviluppare la mobilità sostenibile e le energie pulite,potrebbe essere un business,certamente sotto controllo del Comune,abbiamo visto in questi anni passati che l’immondizia è diventata come l’oro,l’importante è creare un sistema efficiente sia di lavorazione che di controllo,nel differenziare i rifiuti e rimetterli sul mercato,abbiamo un impianto a circa 15 km da noi a Gallese scalo,sfiderei chiunque a andarselo a vedere per rendersi conto di che cosa sto parlando,spesso si parla di rifiuti come una minaccia,ma da persone intelligenti bisogna cogliere il meglio e il momento come dicevo per creare lavoro e business.
Propongo anche il risparmio energetico,come fonte di investimento,Solare Fotovoltaico,Eolico;Biomasse,,creando energia pulita e di creazione di posti di lavoro ed entrate per chi investe su codesti impianti come sta facendo il Comune di Magliano Sabina e come anno fatto già altri comuni d’Italia.
Dicevo all’inizio contro il NUCLEARE PERCHE?
Il nucleare che il Governo vuole fare è basato su tecnologie Obsolete,ed oltretutto interesserebbe solo pochissime di società italiane,e sicuramente una larga parte di investimenti andrebbe ad altri paesi.
Quando saranno costruite diciamo tra dieci dodici anni saranno costruite ed inizieranno a generare corrente elettrica sarebbero solo gli utenti e quindi gli Italiani a pagare i debiti di oltre si parla di 40 miliardi di euro che si raddoppieranno i costi in futuro arriveranno quasi al doppio e allora dove sarà il risparmio,quando altri paesi smettono il nucleare perché non conviene,oltre poi alla minaccia di proliferazione delle armi nucleari.
Propongo e sono contrario alla privatizzazione dei servizi  sulla gestione dell’acqua potabile che deve rimanere in mano pubblica,che sia un beneficio per i cittadini di avere l’acqua nelle case a costi bassissimi e quindi riorganizzare tutta la rete idrica del Paese.
Abbiamo visto che le scuole elementari sono state evacuate per la messa IN SICUREZZA ed antisismico,quindi fare progetti per farsi finanziare la messa in sicurezza anche li deve essere visto come si come tutela e restauro e riqualificazione dell’edificio ma anche come fonte di lavoro per le società Maglioanesi.
Si parla di Unione dei comuni come fonte di risparmio dei servizi e il trasferimento di servizi verso l’unione come
- Polizia municipale e amministrativa;
- Protezione civile;
- Sportello Unico delle imprese;
notifiche, turismo, sistema informativo territoriale, biblioteca e attività culturali,
ufficio progettazione, ufficio tributi, asilo nido, impianti sportivi, avvocatura
civica, servizio smaltimento rifiuti, tutela ambientale e verde pubblico,trasporto scolastico,mense scolastiche,tempo pieno,sostegno nelle scuole,assistenza domiciliare,RSA,case alloggio,centri estivi ecc ecc
Perché unire le forze,semplice per il risparmio dei costi,e soprattutto del personale che è quello che incide più di tutti nei bilanci dell’ente,insomma diventare come una vera e propria impresa fatta di sacrifici creare posti di lavoro rendere produttivo il personale,e di risparmiare sui costi dei servizi,e perché no con dei utili per rinvestire nei servizi.
Qui serve la Politica qui servono i politici intelligenti,senza piangersi addosso ma creare il futuro per i cittadini,questo è il compito di chi si definisce POLITICO no vivere alla giornata.

giovedì 9 dicembre 2010

L'ARTE DELL'INSULTO E' UN ARTE "NOBILE"

Spesso ci lamentiamo che nella vita e nella politica, specialmente in Italia, l'insulto sostituisce gli argomenti specialmente per chi argomenti non ha in una normale discussione, riferendomi sia la Post di Magliano Democratica ed ai commenti in quel Post
 E' vero, ma è vero anche che l'arte dell'insulto è un'arte "nobile", antica e non solo italiana ma l’offesa, scritta o orale, rimane la principale forma di difesa come quelli che scrivono nel blog di Magliano Democratica accollandomi sempre le stupidaggini Secondo tale scuola di pensiero rimasta ancora in quel partito, l’avversario politico deve essere sempre demonizzato, screditato, irriso, attaccato e offeso sul piano personale, senza neppure entrare nel merito di quello che dice… Mio Dio, come siamo caduti in basso, verrebbe da dire…
Quel che è certo é che non sarà dalla “politica ” che verranno cose buone a Magliano, ma da altre persone, da altri colori.
Come è possibile non concordare sul fatto che si vivano tempi in cui certa violenza verbale ha preso il sopravvento sul confronto civile?
Ma cerchiamo, senza animarci troppo, e appellandoci all’onestà intellettuale, di capire chi ha iniziato questa deriva che ha portato ad una situazione così grave nella nostra cittadina  ed insieme patetica.
Se non era così ed ora è così, vuol dire che c’è stato un inizio e l’inizio è quando i veri politici si sono messi da parte per dare spazio ai giovani di allora che sembravano che avrebbero fronteggiato la politica come i loro avi ma questo non è successo,perché le persone che conoscevo io erano si fermi nella loro ideologia ma persone serie rispettabili mai scese in basso come questi ultimi personaggi definitosi politici,ma sempre pronti  ad affrontare i problemi reali.
È inutile e forse pure ingiusto prendersela con l’uno o con l’altra , perché ognuno fa quello che può, a seconda dei doni che ha o non ha avuto dal Dna, della famiglia in cui ha avuto la fortuna o la sfortuna di crescere, delle possibilità che ha o non ha avuto di sviluppare liberamente e con signorilità la propria persona o della malasorte che lo ha dotato di un animo gretto e servile. Chi nello scontro politico dice un’oscenità probabilmente non sa dire altro.
Abbiamo visto tagli di ogni genere fatti da questo governo,ma non ho sentito nessun partito dare delle indicazioni di cosa fare in futuro,secondo me investire in capitale umano e cercare di mettere in piedi strutture avanzate sarebbe anticipare lo sviluppo nel nostro territorio,cosa fare del nostro ormai chiuso ospedale?qui si gioca il futuro,ci stanno tagliando la spesa sociale,il problema non è come difenderla ,è come riorganizzarla su basi nuove questo è il progetto futuro,chi prima arriva ha la meglio,assistenzialismo oggi non paga forse ha pagato fino ad oggi ma adesso ci servono stimoli nuovi

Occorre oggi uno slancio che sappia interpretare il futuro per far fronte alle incertezze del domani La gente ha sempre più bisogno di decodificare quello che accade, di una politica che non si limiti a gestire il presente, ma che dia speranza per il futuro.
E ribadisco siete pronti ?

mercoledì 8 dicembre 2010

LA CRISI SI PUO' FRONTEGGIARE

Vergogna! Quando non si hanno argomenti politici si cade, agli attacchi personali, calunniosi e diffamatori, la demonizzazione dell'avversario, attraverso una falsa e distorta rappresentazione della realtà nei confronti di un nostro Sindaco Graziani
 Un sistema che non paga più,è ormai obsoleto,i problemi bisogna affrontarli insieme,non è solo il nostro Ospedale ad aver preso una bella batosta,ma tutta la cittadinanza Maglianese,e tutta la politica maglianese ma ancora c’è chi continua invece di collaborare a costruire qualcosa di buono nella nostra cittadina,ad infangare sia l’amministrazione che Magliano solo per scopi Politici elettorali.
I problemi sono molti da affrontare,io credo che la problematica del nostro ospedale ha portato via delle energie,che potevano oggi fruttare un qualcosa in più per Magliano.
Come dicevo si punta sempre il dito verso l'amministrazione ma chi di voi politici spende qualcosa per questo nostro paese,NESSUNO tante chiacchiere e niente fatti solo a cercar colpevoli di ribaltarsi le responsabilità,blog politici Maglianesi che rispondono al fattarello del giorno,ma nessuno avanza progetti politici,tutti cercano di addossare responsabilità come se si vogliano scagionare dalle responsabilità che anno commesso negli anni passati accollandoli ad altri.
Basta Basta avete stufato se avete veramente a cuore Magliano allora portate un vostro progetto Politico da intraprendere,altrimenti fuori dalle palle,per colpa della Politica sbagliata abbiamo perso molti treni,treni che se presi anni fa portavano lontano ma adesso prendendoli possiamo solo allontanarci di poco,però secondo me nulla è perso,se si ha la volontà Politica di fronteggiare i problemi per Magliano
Non ho cambiato idea me ne guarderei, anche se gli anni passano, cambiano gli strumenti, il progresso non si ferma, ma certe pratiche non mutano.
Le vicende politiche nazionali degli ultimi 15 anni dimostrano chiaramente che gli attacchi personali, calunniosi e diffamatori, la demonizzazione dell’avversario, attraverso una falsa e distorta rappresentazione dei fatti e della realtà, non pagano,non perché la gente è stufa,vuole un progetto per il futuro,non vuole sentire Politici piangersi addosso,sanno benissimo la crisi che stiamo attraversando e appunto per questo,serve in questo momento cosi delicato per l’Italia e per la nostra cittadina unirsi e raggruppare energie per la nostra cittadina e non pensare sempre alla poltrona,è all’idologia proprio quella che ci ha mandato a picco in questi anni,ma continuiamo ancora a persistere siamo per una volta intelligenti,altrimenti è vero che la Politica è lo specchio del paese.
La scorsa settimana abbiamo visto la botta che abbiamo preso in borsa,sappiamo  il nostro paese ha un debito pubblico del 120% del prodotto interno lordo e appunto per questo ha avvicinato L’Italia alla situazione dei paesi più a rischio fino dove eravamo rimasti lontani dai momenti turbolenti della crisi Greca,dobbiamo dire che le famiglie italiane sono meno indebitate di altri paesi,ma gli italiano stanno già sopportando sacrifici molto pesanti,scuola,sanità,lavoro ecc ecc e le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese.
Stiamo per entrare nell’anno 2011 sarà un anno durissimo,Dio solo sa quello che succederà ma comunque questa è la prova che ci aspetta,uniamoci discutiamo e lavoriamo per Magliano,lasciamo da parte i rancori e le provocazioni e facciamo vedere ai Maglianesi che tutto è possibile fronteggiare,anche la crisi,dimostriamo di essere persone intelligenti,dimostriamo di stare vicino alle famiglie,dimostriamo che prima delle ideologie vengono le persone,il lavoro,i giovani e tanto altro,
Io ci proverò e voi?

giovedì 25 novembre 2010

Colosseo okkupato

Di Pietro sul tetto con i ricercatori

domenica 21 novembre 2010

LOTTA PIU' DURA A DIFESA DEL MARINI


sabato 20 novembre 2010

TERRORISMO PSICOLOGICO NEL GIORNALE DI RIETI SCRIVE ROSSELLA VIVIO FAVOREVOLE ALLA CHIUSURA DELL'OSPEDALE

Il Coordinatore dell’IDV di Magliano Sabina non ha gradito l’articolo della Signora Rossella Vivio nella testata giornale di Rieti,come si riferisce lei fissata per la rassegna stampa, che per apparire nelle testate giornalistiche locali trae sentenze ad una popolazione che oltretutto sta  combattendo per salvare il loro Ospedale.
Oltretutto si permette di insinuare secondo la Signora Vivio che Magliano Sabina è ambiguo per la sua posizione giografica e si può permettere di stare di qua e di la ,certo Brava Magliano si può permettere cara signora Vivio di decidere se stare di qua o di la secondo la propria esigenza,visto che ormai  politici che dovevano salvaguardarci negli anni recessi non anno prodotto per Magliano quello che i Maglianesi si aspettavano ma anno portato la cittadina ad uno sfaldamento totale.
Certo vedere sputare sentenze da lei che quella sera è entrata in punta di piedi al teatro Manlio per strappare un’intervista al Sindaco forse mandata da qualche provocatore  per apparire sui giornali reatini ha sbagliato Teatro,ci faccia la cortesia la prossima volta invece di venire a Magliano a fare interviste se ne vada al cinema forse la sua memoria sarà meno cattiva di quello che scrive.
Nessuno vuole arroccarsi da nessuna parte e come le ripeto chi ha avuto l’idea di mistificare nei nostri confronti mandando  lei come capo espiatorio si è sbagliato,andremmo avanti cara signora glie lo dica al suo amico,andremo avanti ancora più forti non ci facciamo impaurire da quei personaggi come lei la sua opinione non ci interessa come non ci interessa l’opinione di chi la spinta a scrivere questo articolo,Magliano non serve l’ospedale per far alzare il valore dell’immobili lei forse non conosce bene il nostro territorio io so solo che i cittadini per curarsi dovranno fare il viaggio della speranza spesso senza ritorno,poi  parla di efficace riconversione  e di innovazione del sistema Sanitario territoriale,ma di che cosa sta parlando lei vuole fare terrorismo pisicologico si rende conto,mi auguro che lei non sa cosa sta dicendo non auguro a nessuno vivere la situazione oggi dopo la chiusura degli ospedali nel Lazio ci sarà un collasso totale ,gente che starà al pronto soccorso per giorni appoggiati sulle corsie dei pronti soccorsi ad andar bene su una sedia se non in piedi,gente che avrà dei tempi da capogiro per fare prestazioni in ospedali rimasti,lei scrive giusto per avere apparenza  provocatoria sui giornali ma mi creda non avrà questo risultato a persone come lei ci siamo abituati,li abbiamo sempre combattuti noi Maglianesi lei lo sa e se ci conosce bene come lei dice Magliano viene da lotte forti dalla discarica alla fabbrica di compost la popolazione di Magliano ha sempre spezzato personaggi che volevano ostacolarci nel loro interesse per far proventi,stia attento che adesso faremo la stessa cosa la Polverini farà meglio a stare attenta alla decisione da intraprendere perché signora  Vivio i giochi iniziano adesso  e si faranno più incandescenti mi creda,e la prego da buon Magliane se la prossima volta dica di no a chi la incita a fare tutto ciò,e non venga a magliano gente come lei non è gradita da noi Maglianesi

venerdì 19 novembre 2010

ANCHE PERILLI SEGUE LA SCIA DEL SINDACO DI MAGLIANO E DEL PRESIDENTE MELILLI

copia incolla giornale di rieti
A pagare sono sempre i cittadini delle province. Già penalizzati dal taglio di posti letto ed ospedali voluti dalla Giunta Polverini ora, per venire a Roma, saranno costretti anche a pagare il Grande Raccordo Anulare». Lo dichiara il consigliere del Pd alla Regione Lazio Mario Perilli.

«La precisazione di Ciucci (pagherà solo chi arriva da autostrade a pagamento) svela l’arcano e chiarisce che i costi del Gra saranno addebitati solo a chi, magari per raggiungere il posto di lavoro, è costretto a lunghi chilometri. Oltre al danno quindi subiamo anche la beffa. Alemanno ha avuto il suo contentino e la Polverini resta a guardare, anzi, conferma che il suo motto resta ‘più tasse per tutti’. Chi vive in Provincia - conclude Perilli è stanco di questa concezione di un Lazio fatto di figli e figliastri».
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 Ormai Magliano Sabina ha innescato nella Provincia di Rieti una convinzione o Alemanno e la Polverini fanno un passo indietro oppure siamo pronti come dice il Presidente <MELILLI allo sfaldamento del territorio veros l'Umbria ormai non ci sono più i tempi per aspettare servono i fatti,solo la Governatrice del Lazio può riportare alla normalità  questa situazione altrimenti avanti decisi.

Mi dispiace che solo il PD di Magliano non ha le idee chiare mentre il Presidente Melilli e il Consigliere Regionale Mario Perilli si.

giovedì 18 novembre 2010

MELILLI INTIMIDISCE LA POLVERINI ALLO STESSO MODO DEL SINDACO DI MAGLIANO

COPIA INCOLLA GIORNALE DI RIETI
«Credo che il governo e la Regione non siano pienamente consapevoli del rischio di sfaldamento che sta correndo . Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli.


«Le vicende della sanità e il Piano dei rifiuti stanno mettendo in crisi il rapporto tra Roma e le province - ha aggiunto - e se a questo aggiungiamo le misure che il governo sta adottando sul 'pedaggiamento' del Gra, che a quanto sembra non graverebbe sui cittadini della capitale ma solo sui pendolari che arrivano dalle province, e le notizie che circolano in queste ore sull'intenzione della Regione Lazio di costituire un Ato unico regionale delle acque, che vanificherebbe le nostre decennali rivendicazioni a difesa del sistema idrico reatino, allora si comprende come la misura sia davvero colma. Non consentiremo a nessuno di scippare il Reatino dei suoi diritti sulle sorgenti del Peschiera».


«Se qualcuno poi ha deciso di mandarci via dalla Regione o di staccare la città di Roma dal sistema istituzionale del Lazio - ha concluso Melilli - sappia che noi siamo pronti. Faccio un appello alla presidente Polverini perché fermi questo processo finché si è in tempo».

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Ecco questo è quello che Fabio Melilli Presidente della Provincia trasmette alla Governatrice del Lazio Renata Polverini se non ritorna sui suoi passi anche lui fara la stessa cosa che sta facendo il Sindaco di magliano CAMBIO DI REGIONE

AVERE LE PALLE NON E' DA TUTTI

Ieri sera si è svolto il Consiglio comunale straordinario,IDV di Magliano Sabina con il suo coordinatore Antonello De Angelis condivide la linea del Sindaco,ormai la Provincia di Rieti ha fatto diventare Magliano come l’ultimo dei paesi del Reatino,lo dicevamo due anni fa con Sinistra e Libertà in un’incontro svolto nella sala consigliare dove in quella sede l’allora me medesimo rappresentante dell’SL Riferivo al Sindaco Angelo lini che presto ci saremmo trovati davanti ad uno spettro quella della chiusura dell’ospedale del Marzio Marini,ed in quella sede dissi all’ora sindaco Lini che non serviva prendere il finanziamento di un milione di euro per costruire una RSA perché presto la cosi detta RSA veniva fatta dove adesso è l’ospedale,in quella sede lui si mise a ridere,poi spiegai che la nostra provincia non ci cautelava smontavano pezzo per pezzo il Marini giorno dopo giorno,le scuole Poggio Mirteto cercava di boicottarle,le tasse ci strangolano,i servizi e le strade di viabilità sono fatiscenti quindi solo che mazzate,in quella sede lanciai la controffensiva dicendo di fare un referendum per andare in Umbria,il Sindaco di allora si mise a ridere Graziani,fu scettico dicendo  no aspettiamo troppo prematuro,Udc idem,il PD idem ma dopo due anni trascorsi vedo che ci sono arrivati da soli a capire la situazione.
Adesso anche se troppo tardi IDV appoggia con fermezza ,l’iniziativa del referendum  promossa dal Sindaco e da tutta l’amministrazione,Rieti, la Provincia e la Governatrice dovranno sapere che non scherziamo  andremo avanti per il bene dei cittadini ormai presi in giro da molti anni,smonteremo quelle l’hobby Partitiche che da anni ci penalizza da una Politica scellerata accanendosi sempre sulla nostra cittadina.
BRAVO SINDACO se tu sei il sindaco cui ti ricorderanno come quello a cui chiusero l’ospedale  fai bene sarai anche il Sindaco dove hai portato Magliano Sabina in Umbria sottraendo alla Regione lazio tanti MQ di territorio.
Il progetto dell’amministrazione è chiara come è chiara quella dell’IDV di Magliano,ma quale è il progetto del PD?forse quello che contestavano tempo fa al sindaco di essere troppo credulone e di aspettare ancora un pò almeno tra dieci giorni la scure si abbatterà sulla nostra cittadina sia economicamente tagliando cosi posti di lavoro,e facendo crollare i prezzi delle case terreni ecc Quale è il progetto del PD fatelo sapere ad oggi non avete un vostro progetto chiaro,ricordatevi siamo da soli i sindaci non aderiranno ad andare in Umbria ci stanno aiutando a manifestare ma poi quando sarà chiuso spariranno e rimarremo da soli e poi?
CARI BISOGNA AVERE LE PALLE non serve essere schiavi del potere o del Partito adesso stiamo davanti ad un bivio o vai a sinistra o a destra decidete,tanto la provincia non ci aiuterà,fino ad oggi il decreto è rimasto come è stato presentato,nulla è cambiato alle prossime elezioni politiche ne vedremo delle belle,il sentore è quello che dovremmo andare a votare anche per la Provincia perché credo che il nostro Presidente Melilli sembra che voglia presentarsi come Parlamentare alle prossime elezioni,ed io non ci sto a farmi prendere in giro,lui difende la provincia per se stesso chi difende Magliano nessuno e allora BRAVO SINDACO vai avanti cosi
Parlate bla bla bla ma non siete stati capaci di riunire i Partiti di Magliano per avere una strategia unica ma i rappresentanti di Partiti si sono infiltrati nel Comitato per cercare di far cavalcare la protesta al partito che rappresentano,è una vergogna non vi salverete dall’onda questa volta,posso solo ringraziare i Giovani di Magliano per la loro deduzione nel portare avanti la protesta del Marini,loro sono il, nostro futuro ormai i falliti della politica Maglianese devono essere rottamati date spazio a chi veramente è pulito e ha nuove idee.

martedì 16 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

I D V INSIEME VERSO L'UMBRIA

I D V CONTRO LA CHIUSURA DELL'OSPEDALE

venerdì 12 novembre 2010

ADESSO BISOGNA AVERE LA FORZA DI CAMBIARE VIA I BURRATTINAI DELLA POLITICA VIA AL REFERENDUM IN UMBRIA

Carissimi Maglianesi lo scrivevo due anni fa infatti quello che leggete adesso sotto di me è un articolo del mio Blog che scrissi ad ottobre 2008 leggete
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Carissimi cittadini Maglianesi ,le promesse della giunta Marrazzo,circa l’attuazione di nuovi presidi territoriali sanitari ,che avrebbero dovuto compensare la soppressione e il taglio dei servizi resi e dei posti letto ordinari,rimangono burocratiche promesse che non verranno mai e poi mai prese in considerazione,tutto questo succede per l’atteggiamento dell’attuale giunta Marrazzo che,pur di evitare il commissariamento apre scenari negativi sulla precaria situazione sanitaria regionale.
Il mio sentore che questi signori con la loro politica camuffata,che si stia cercando in maniera del tutto clientelare, vogliono smantellare il sistema sanitario nazionale pubblico a vantaggio di quello privato,non dimentichiamo la scuola,ridimensionamento delle cattedre,ma allo stesso tempo finanziamento alle scuole private,gira e ti rigira il metodo è sempre quello avvantaggiare il privato a discapito della povera gente.
Come dicevo dal progetto in atto della regione chiudono 13 Ospedali nella regione Lazio,ma allo stesso tempo vengono accreditate 21 cliniche private,insomma,sembra il caso di dire che il governo centrale di destra propone ed il governo regionale di sinistra dispone,quindi non c’è speranza anno deciso.
Quindi decidiamo anche noi CAMBIAMO REGIONE abbiamo il coraggio come stanno facendo i cittadini di LEONESSA,BASTA alle prese per il culo,la scuola se la portano via,l’ospedale anche,a Magliano non è rimasto nulla BASTA BASTA insieme all’associazione di SABINAMENTE iniziamo ad attuare il referendum,l’unica cosa sicura che i cittadini saranno con noi.
UN consiglio a chi vuole portare avanti la strategia del comitato LASCIATE PERDE comportatevi da uomini veri e giriamo pagina se come dite vi interessa MAGLIANO
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Avete capito avevo individuato il problema due anni fa la differenza che prima c'era Marrazzo e adesso la Polverini ma il risultato è lo stesso,adesso per la seconda volta come coordinatore dell IDV lancio la proposta a tutte le associazioni e all'amministrazione comunale di effettuare la prassi burocratica per cambiare Regione,avremo solo che vantaggi lo dicevo due anni fa lo dicevano Sabinamente due anni fa ma adesso è ora avremo resistenza da alcuni partiti che vorranno tenersi il loro orticelloma combatteremo insieme per raggiungere questo risultato.

sabato 6 novembre 2010

martedì 26 ottobre 2010

UN SALUTO AL MIO AMICO FABRIZIO

La morte porta via il corpo e riempie il dolore i cari che rimangono.è evidente come Fabrizio per me è sempre vivo ,fino all’ultimo istante non è mai morto.
Per chi crede ad una vita dopo la morte,è questo un ulteriore conforto.
Ora lassù Fabrizio ha intrapreso  un nuovo viaggio tra le stelle ciao amico mio.

MENTRE IL GOVERNO SI IMPEGNA PER SALVARE IL CULO A BERLUSCONI SUCCEDE QUESTO

''L'Italia e' ferma perche' il governo non sta facendo nulla in materia di occupazione e lavoro. Da mesi discutiamo soltanto dei processi e degli affari di Berlusconi e dei suoi amici. Quand'e' che ci occupiamo dei cittadini e della grave crisi economica che attanaglia il Paese?''. Lo chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di Sky Caffe'.    ''Questo governo - dice Di Pietro - e' bloccato perche' non ha ne' la volonta', ne' la forza, ne' la maggioranza per occuparsi della collettivita'. Per questo motivo, bisogna tornare al voto prima possibile''. .


ROMA (25 ottobre) - Duecentottanta mila lavoratori «senza impiego», 55.000 che «rischiano il posto», mentre la cassa integrazione in deroga vola a quota +481%. È allarmante la fotografia del Lazio scattata dalla Cgil regionale: non solo la crisi non è passata, ma nel mondo dell'occupazione diventa sempre più pesante.

Secondo uno studio, aggiornato al mese di settembre, sono almeno 72 mila i lavoratori della regione che nel 2010 hanno usufruito della cassa integrazione, mentre i potenziali disoccupati sono triplicati rispetto al 2009. «I numeri parlano chiaro - afferma il segretario generale di Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino -: è scoppiato tutto il sistema delle piccole imprese e dei servizi. La situazione è pesante».

Sommando i disoccupati e i cassintegrati, secondo la ricerca, nel 2010 i lavoratori «senza impiego» sono arrivati a quota 280 mila. «Nel 2008 - ricorda Di Berardino - erano 181 mila, oggi sono 100.000 in più. Proprio quelli che noi avevamo previsto all'inizio della crisi». A pagarne le conseguenze sia gli "assunti a tempo indeterminato", sia i precari, queico.co.co e co.co.pro, "figli del lavoro flessibile", che dal 2007 ad oggi si sono ridotti di un terzo (passando da 311 mila a 235.400).

Sempre secondo il sindacato, dall'inizio della crisi ad oggi il reddito perso per effetto della cassa integrazione solo nel Lazio è stato pari a 554 milioni di euro. «Dietro ogni milione perso ci sono 22 posti di lavoro - spiega il segretario regionale - e un fermo dell'economia tangibile. Lo scorso anno, tra gennaio e settembre 2009, sono state autorizzate 2 milioni di ore di cassa integrazione in deroga, tra gennaio e settembre di quest'anno 11 milioni e 575 mila».

«Di fronte a una situazione così grave è imprescindibile che istituzioni e associazioni datoriali si siedano intorno a un tavolo per elaborare un "Piano per il lavoro" serio - sostiene Di Berardino - . Con Cisl e Uil da tempo richiediamo un tavolo interistituzionale a tema ma finora questo si è riunito solo due volte. Per dare risposte serie serve continuità».

ATTENTO CARO VENDOLA QUANDO PARLI DI ACCENTRAMENTO

Sicuramente Vendola ha una capacità oratoria e coinvolgente superiore a qualsiasi altro leader dell'attuale panorama politico, ad esclusione dell'Indagato Stupratoredemocrazia definito dal grande Di Pietro, ed il suo discorso conclusivo al primo congresso di Sinistra Ecologia e Libertà lo ha dimostrato provocando ovazioni e applausi a scena aperta. Ma quando i discorsi sono così pregnanti e gli oratori hanno una tale capacità di coinvolgimento si rischia di perdere di vista i reali contenuti di ciò che viene detto. Berlusconi conosce bene questa tecnica e le sue doti di oratore le utilizza per imbonire la platea che alla fine pensa di aver ascoltato chissà quali proposte e chissà quali programmi, ma se si poi si procede ad un'analisi a mente fredda, i contenuti come d'incanto spariscono immediatamente. Naturalmente non c'è un parallelismo fra Berlusconi e Vendola, il primo emette parole assolutamente prive di contenuti per una mente pensante e con capacità propria di analisi, il secondo i contenuti li mette ma alcuni sono forse ben mascherati nel senso che ci sono contenuti innovativi che, a mio avviso, mascherano insidie da non sottovalutare. Vendola ha spesso la capacità di esprimere concetti semplici con parole forbite e troppo complicate da rendere tali concetti complicati ed incomprensibili. Il discorso di oggi è stato forse uno dei più chiari che il leader di SEl sia mai stato capace di fare, ma in questo doscorso, pur essendo ad un livello sicuramente superiore come contenuti e come intensità rispetto a quelli a cui ci hanno abituato i dirigenti del PD, ci sono alcuni punti oscuri che evidenziano come Vendola tenti in qualche modo un avvicinamento al famigerato centro. Vendola non esclude un dialogo con l'Udc lasciando intendere che ci potrebbe essere un accordo con Casini e company per arrivare al governo e a tale proposito fa un'affermazione ridicola "La DC è stata un garante della laicità dello stato". La DC il più grande partito di questo paese che ha contribuito alla sottomissione dello Stato italiano al Vaticano ed al clero cattolico, una sottomissione che è tutt'ora attuale e ne sono conferma gli innumerevoli interventi di vescovi, cardinali e del papa stesso in questione inerenti la politica ed il governo del paese. Vendola continua dicendo che dobbiamo rilanciare il dialogo con il clero senza abbandonarsi a pulsioni anticlericali. Un tesi che ha l'obiettivo palese di ingraziarsi quelle aree del centro legate a doppio filo con la chiesa cercando di coinvolgerle in un progetto destinato a fallire come la storia passata ha già insegnato. Come può per esempio Vendola pensare di inserire in una coalizione di governo quelle frange che vedono come fumo nell'occhio le coppie di fatto oppure i problemi relativi alla alimnetazione forzata o le problemtiche relative alla inseminazione artificiale o alle cellule staminali. Tutte problematiche sulle quali Vendola e la sinistra italiana hanno idee esattamente all'opposto dei cattolici italiani. Tornare a strizzare l'occhio a Casini o a Rutelli o addirittura a Fini significa ancora una volta partire con il piede sbagliato per cercare a tutti i costi di sconfiggere Berlusconi, il problema non è sconfiggere il cavaliere ad una tornata elettorale mettendo insieme mondi che non potranno mai integrarsi per poi dopo pochi mesi ritrovarsi punto e capo. Per davvero sconfiggere Berlusconi e la destra è necessario mettere in campo idee e principi alternativi senza compromessi con nessuno che non li condivida al 100%, la vittoria in questo modo sarà più difficile da raggiungere, ma meglio stare all'opposizione con idee veramente alternative piuttosto che governare dovendo rinunciare a principi irrinunciabili.

mercoledì 20 ottobre 2010

GRUPPO DIRIGENTE I.D.V LAZIO

venerdì 15 ottobre 2010

CONTRO   LA MANOVRA ECONOMICA DELLA SANITA’
NEL  LAZIO DELLA POLVERINI
  LA SALUTE NON SI VENDE
A DIFESA DELL’OSPEDALE  DI MAGLIANO SABINA
        MARZIO MARINI
Il 22-ottobre alle ore 18.00
SALA CONSIGLIARE INTERVERRANNO:
SEGRETARIO     REGIONALE
VINCENZO MARUCCIO
CONSIGLIERE REGIONALE COMMISSIONE SANITA'
GIULIA RODANO
                                          SEGRETERIA  I.D.V

mercoledì 13 ottobre 2010

IDV RIMODULAZIONE DEL PIANO SANITARIO NEL LAZIO


Il Piano di riordino della rete ospedaliera può ancora cambiare. Il criterio delle 4 macroaree concentra ulteriormente su Roma l’offerta per acuti e impedisce di affrontare il nodo cruciale dello squilibrio dell’assistenza ospedaliera nel territorio regionale. Non è vero che è impossibile tornare sulle decisioni sbagliate sul riordino della rete ospedaliera e sul taglio degli ospedali delle province del Lazio. Solo nell’ultimo decreto il Commissario Polverini si riserva l’assegnazione di ben 337 posti letto per esigenze relative agli accreditamenti dei privati, ai policlinici e agli Irccs, ed assegna ben 240 posti letto per acuti alle cliniche psichiatriche private, in spregio, insieme alla trasparenza delle decisioni, alla equità dei sacrifici e alle leggi che regolano in Italia l’assistenza psichiatrica. Perché queste scelte?Perché rifiutarsi di ridiscutere? Perché poi cancellare l’obiettivo della chiusura del Forlanini a Roma? Sommati tutti i provvedimenti, ci sono almeno 600 posti letto di cui si potrebbe ridiscutere la destinazione. Per discutere di questi aspetti e per verificare la possibilità di riportare nell’aula del Consiglio la sanità, il gruppo dell’Italia dei Valori (Vincenzo Maruccio,Giulia Rodano, Claudio Bucci, Giovanni Colagrossi e Anna Maria Tedeschi) ha presentato una mozione in Consiglio Regionale.
La proposta parte dalla considerazione che i decreti recentemente assunti dal Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Lazio, aggravano, anziché risolverle, le contraddizioni e i difetti della offerta di servizi sanitari della Regione, e che con le quattro “macro aree” che dividono in modo del tutto arbitrario il territorio della Regione, si concentra ulteriormente su Roma l’offerta per acuti senza dotare, peraltro, la città di  servizi distrettuali e territoriali adeguati, accentuando i rischi di congestione degli ospedali romani.
La mozione presentata dell’Idv, inoltre, impegna la giunta regionale a prevedere esplicitamente nel Piano di riordino della rete ospedaliera l’avvio dei nuovi ospedali per acuti del Golfo di Gaeta e dei Castelli, di cui sono già pronti i progetti e le gare di appalto.
Nello stesso documento si chiede infine di  aprire con le popolazioni e le comunità locali interessate e con le organizzazioni sindacali  un tavolo di concertazione allo scopo di dare un più giusto e razionale equilibrio all’offerta sanitaria del Lazio, oltre a riferire costantemente alla Commissione sanità e al Consiglio Regionale circa l’attuazione delle proposte

CITTADINI MAGLIANESI A ROMA CONTRO LA CHIUSURA OSPEDALI NEL LAZIO

martedì 12 ottobre 2010

DISPIACE SINDACO IDV NON SI ACCONTENTA ANDIAMO AVANTI

IL 21-10-2010 SALA CONSIGLIARE GIULIA RODANO E IL SEGRETARIO REGIONALE DELL'IDV MARUCCIO  ORE 18.00

MAGLIANO NON SI ACCONTENTA RIVOGLIAMO IL MALTOLTO





Per esserci, domani, stanno organizzando i pullman. Da Bracciano e da Subiaco, da Velletri e da Zagarolo. Mentre Polverini, ai piani alti del ministero dell'Economia, chiederà soldi in cambio del taglio di 24 ospedali staranno là sotto, con la fascia tricolore, a nome dei cittadini. Riceverli, la governatrice, li riceverà. Ma più avanti. Ieri ironizzava: "Nel weekend li ho cercati, ma avevano il cellulare spento".

I sindaci non ci stanno. Mentre la maggioranza, ingoiato il rospo, si compatta attorno alla governatrice (Antonio Paris, per spiegarlo agli elettori, ha fatto pure i manifesti) i primi cittadini, pure di centrodestra, serrano i ranghi dall'altra parte della barricata. Non placati dalla prospettiva di un incontro chiarificatore che arriverà solo a cose fatte. Tanto più che, sottolinea Vannino Chiti, "la questione non è incontrare i sindaci ma coinvolgere i territori". E in via XX settembre non ci saranno solo i manifestanti della prima ora: la protesta si è estesa da Anzio a Magliano Sabina, coi cittadini a terra come cadaveri perché "senza ospedale siamo morti".

L'opposizione, compatta, torna a chiedere un rinvio di 15 giorni perché "il piano  -  spiega l'Idv Giulia Rodano  -  può ancora cambiare, il diritto alla salute delle province può ancora essere tutelato". Ma pare improbabile che Polverini rinunci alla chance di presentarsi trionfante, giovedì, alla Pisana. "Siamo contro il rinvio", spiega infatti il capogruppo Pdl Franco Fiorito, e definisce la richiesta "paradossale" da parte di chi "si è distinto per una gestione verticistica". La replica di Montino non si fa attendere: Fiorito? È lo stesso che "occupò l'ospedale di Anagni perché si voleva ridurre un reparto".

domenica 10 ottobre 2010

ADESSO AVETE CAPITO? LO DICEVO DUE ANNI FA GUARDATE L'ARTICOLODEL 15 NOVEMBRE 2008

sabato 15 novembre 2008

FORSE ANCORA NON AVETE CAPITO ?

Salve ragazzi voglio solo dirvi che è stata una bellissima iniziativa, un confronto tra le forze Politiche pacato senza attacchi personalistici,anche se qualcuno si è permesso di fare propaganda elettorale,ma è normale niente di strano.
Il confronto è stato per me negativo, riguardo al tema della riunione,adesso vi spiego perché;
1) Eccetto i Verdi e Sd ,nessuno ha voglia di tagliare i rapporti con la Politica assistenzialista attuale, tra Provincia ,Regione.
2) Non è la problematica dell’addizionale Regionale, o Comunale ,o la crisi economica ,o ecc ecc come è stato espresso dalle forze politiche presenti,ma è stato e rimane il modo di evadere dal problema ( CAMBIO DI REGIONE)
3) Tutti si sono espressi dicendo di valutare bene prima di farlo se Magliano ci rimette oppure no, ma in questi 60 anni con amministrazioni passate dove ha visto Comunisti,Democristiani, Socialisti, destra,sinistra, ecc ecc sia in Provincia che in Regione cosa ci ha guadagnato Magliano ditemelo.
4) Certo hanno cercato di installare una discarica a cielo aperto per fortuna bloccata dai cittadini, hanno istallato un impianto di Compost che tutto faceva meno che quello,hanno fatto chiudere le nostre scuole con vari ricorsi al Tar inutili,hanno vincolato il nostro territorio per la valle del Tevere piani paesaggistici,sismici,bloccando lo sviluppo edilizio rurale del nostro paese,hanno fatto della zona 167 quel che cazzo hanno voluto a danno di chi ha investito per delle attività poi chiuse,ci hanno preso per il culo riguardo l’ospedale con l’ausilio di tutti i partiti destra e sinistra dandoci l’accontentino della riconversione,per poi tra qualche anno togliere anche quello, e rimanere di quel nosocomio solo che una struttura adibita ad una RSA,quindi Sindaco non li spendere quei soldi che gia tu non lo sai ma ce lai la tua RSA e anche accreditata è solo questione di tempo e vedrai,oppure la promessa da parte della Regione dell’impianto per L’arsenico che ancora da due anni non vediamo nulla di concreto,e allora?
Avete finito di prenderci per il deretano si o no o volete ancora continuare, e che cosa dovete valutare voi rappresentati politici se andare avanti ancora cosi o peggio.
La verità è che non avete il coraggio di affrontare questa problematica, volete ancora riservarvi le vostre conoscenze Politiche ha vostro favore e basta ma non ha favore dei cittadini.
Di una cosa sono rimasto soddisfatto NO dell’ipocrisia di adulare i giovani di Sabinamente da parte di tutti per l’iniziativa intrapresa per poi deluderli,ma sono rimasto contento perché hanno le idee chiare,e vogliono mettersi in discussione,no per loro stessi ma per Magliano e tutti quei giovani che oggi si sentono delusi e emarginati in questo nostro paese.
Per finirla il pericolo maggiore è che i ragazzi come loro finiscano di allontanarsi del tutto dai problemi sostanziali della nostra cittadina,legati alle problematiche di sviluppo e del lavoro come spesso accade ma una cosa è certa SD è con loro.

QUESTO SIAMO NOI LEGGETE

DOSSIER IDV: C’E’ DEL MARCIO IN PADANIA




Questo che vi propongo è un file esplosivo che rivela il vero volto della Lega. Troverete tutto quello che non avreste mai osato neanche immaginare sui duri e puri del Carroccio, quelli che predicano bene nelle valli tra ampolle e riti celtici, ma razzolano male, molto male a Roma e lì dove sono riusciti ad affermarsi. E’ tempo di sfatare il mito di una Lega intransigente, legalitaria, dura e pura, che non fa affari con nessuno, che grida Roma ladrona ma che, in realtà, ha le mani in pasta in tutto. Basta con le frottole e le balle che ci propina ogni giorno. La verità è che il verde brillante ha lasciato il posto ad un più intenso verde marcio. Cominciamo dalle basi, dall’abc della presunta difesa della legalità dei leghisti, che hanno offerto il loro soccorso verde per salvare dai processi Cosentino e alcuni boss della camorra, De Lorenzo, Di Donato e Crippa, vecchi arnesi della prima Repubblica, così la Lega li chiamava, che, secondo la magistratura, avrebbero causato danni all’erario. Sono trascorsi solo dieci anni da quando Bossi chiamava Berlusconi, il mafioso. Nel frattempo, la Lega ha firmato e sottoscritto tutte le 37 leggi ad personam del regime di Silvio. Sono anni che la Lega urla e strepita contro Roma ladrona, contro gli sprechi della pubblica amministrazione ma tutte le volte che Italia dei Valori ha chiesto di abolire le province ha votato contro. Ecco un rapido excursus su tutti i posti di potere, enti, società a partecipazione pubblica, banche, autostrade, ospedali sui quali la lega ha messo le mani in questi anni: consip, Cinecittà, age, Finmeccanica, Eni, Fiera Milano, Eni, Sviluppo sistema Fiere, Expo 2015, Enel, Poste italiane, Rai, Banca popolare di Milano, Impregilo. E c’è molto di più, leggere per credere. Volete sapere qual è il partito che detiene il maggior numero di parlamentari con il doppio o triplo incarico? Su 85 camicie verdi, 44 hanno una poltrona in Parlamento, una al governo e una in un’amministrazione locale. Nel dossier troverete nomi e cognomi ed anche quelli di parenti, figli ed amici piazzati su comode e molto remunerate poltrone. Un bell’esempio di nepotismo in salsa verde. Un capitolo a parte del dossier è dedicato a tutte le promesse fatte, agli slogan annunciati, reiterati e mai realizzati, a cominciare dalla presunta difesa delle coste italiane dall’immigrazione clandestina. Vi forniamo numeri, date e cifre di tutte le sanatorie targate Carroccio. Questa è la politica della Lega in fatto di immigrazione. Militari libici sparano contro un peschereccio italiano ed il ministro Maroni non fa una piega, salvo qualche giorno dopo, sorseggiare un drink all’ambasciata libica a Roma, alla festa per il 41esimo anniversario della dittatura di Gheddafi. C’è molto di più nel nostro dossier. L’elenco di tutti i processi a carico dei leghisti, un bel capitolo che abbiamo chiamato “lega ladrona” e la storia dettagliata di come la Lega Nord ha messo le mani sulle banche. Leggere per credere.
Consulta il dossier:

sabato 9 ottobre 2010

UN SALUTO DA TUTTI NOI IDV

Quattro militari italiani sono stati uccisi stamattina in Afghanistan, vittime di un'imboscata a Farah. Quattro ragazzi che torneranno in Italia all'interno di una cassa mortuaria e saranno salutati, per l'ultima volta, con i funerali di Stato. Un film già visto.
Di loro non si parlerà più nel giro di una settimana. Resterà il dolore delle famiglie, le foto attaccate ai muri. Sono già 34 i nostri soldati uccisi in questa guerra senza senso. Illogica.
Il nostro Vietnam, questo è oggi l'Afghanistan.
A nome mio e dell'Italia dei Valori esprimo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. Siamo sempre stati vicini a tutti quei soldati impegnati in missione e che quotidianamente mettono a repentaglio la propria incolumità. E lo siamo ancora. Oggi è il giorno del lutto, e dovremmo stare in silenzio, ma sono stati troppi i silenzi su questa guerra.
Credo sia giunto il momento che il governo si assuma le proprie responsabilità e richiami immediatamente il nostro contingente. L'Italia dei Valori in Parlamento ha chiesto il ritiro dei nostri militari. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. Non ha più senso né logica rimanere in Afghanistan in queste condizioni.
Ma poi, chi stiamo difendendo? Qual è il reale scenario politico di quel Paese? Che ci facciamo ancora in un posto dove i nostri soldati sono esposti al rischio della morte un giorno sì e l'altro pure? E fino a quando dobbiamo restarci?
Dal Governo continuano a dirci che dobbiamo rimanere in Afghanistan perché bisogna rispettare gli impegni presi. Quali impegni? Quelli di continuare a prelevare dalle casse dello stato circa 500 milioni di euro all'anno? O quelli di lasciare più vittime italiane possibili sul territorio afghano?

venerdì 8 ottobre 2010

PER ME E' AMARO DIRE QUESTO MA E' L'UNICA SOLUZIONE

DOPO TUTTE QUELLE BELLE PAROLE DI QUESTA SERA AL TEATRO MANLIO SOLO UNA PERSONA PUO' AIUTARE L'OSPEDALE DI MAGLIANO ALLA NON CHIUSURA, SE SIETE INTELLIGENTI E AVETE SEGUITO IL CONSIGLIO PROVINCIALE DOVRESTE AVER CAPITO.
SINDACO TI REPUTO UNA PERSONA INTELLIGENTE NON PERDERE L'OCCASIONE HAI TEMPO FINO AL 31-12-2010

CONSIGLIERE REGIONALE GIULIA RODANO A MAGLIANO SABINA

La prossima settimana interverrà in una assemblea pubblica la nostra referente IDV in regione Giulia Rodano
a difesa ndell'ospedale Marzio Marini
illustrando il piano della Polverini Sbagliato e tutto da rifare, la data sarà comunicata  inizio settimana.
“Le audizioni dei rappresentanti degli imprenditori e dei sindacati oggi in Consiglio Regionale hanno confermato pienamente che il piano di riordino ospedaliero è sbagliato, è stato formulato in totale assenza di concertazione con le parti sociali e deve essere scritto da capo”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità. “Così com’è” dichiara Rodano “il decreto di riordino della rete ospedaliera è una carta offerta al Governo, nella speranza che Tremonti e Bossi si muovano a compassione e rispondano con il ritiro degli aumenti Irpef e Irap. Ma di fatto il piano è pieno di presupposti irreali. Il criterio delle quattro macroaree è completamente sbagliato, perché falsa totalmente i dati sul fabbisogno di posti letto ed espone il territorio provinciale ad una carenza congenita di servizi e strutture. L’aumento di posti letto di lungodegenza psichiatrica non risponde ad alcun piano reale sui bisogni delle famiglie e dei pazienti. E poi ci sono tante operazioni puramente contabili e non rispondenti alle domande di salute”.
“In questo contesto” prosegue Rodano “spiace constatare che la maggioranza di Renata Polverini continui a sfuggire alle sue responsabilità e faccia ostruzionismo anche in Commissione Sanità, che anche oggi, di fatto, ha bocciato la proposta di mettere all’ordine del giorno l’audizione del commissario Polverini ed il piano di riordino ospedaliero”.
“Sicuramente l’opposizione continuerà a svolgere il ruolo di ascolto e rappresentanza degli interessi dei cittadini del Lazio che ha svolto fino adesso” conclude il vicepresidente della Commissione Sanità “ed il presidio del 13 ottobre sotto il ministero della Salute costituirà un’altra, importante, opportunità di manifestazione del vasto dissenso che il piano di Renata Polverini sta riscuotendo in tutto il Lazio”.
regionale Vincenzo Maruccio.
“La veemente reazione del Presidente, oltretutto, minacciando denunce e stigmatizzando addirittura “collusioni”, conferma l’autenticità dei dati diffusi dall’opposizione. Siamo dunque di fronte ad un taglio indiscriminato e operato senza alcun criterio di razionalizzazione ed efficienza del sistema. Un piano di tagli sostanzialmente immotivato, perché le scelte non appaiono riconducibili al potenziamento dell’appropriatezza delle prestazioni. Gli ospedali da chiudere sono tutti pubblici, mentre la Regione rinuncia al suo ruolo di gestione della Sanità. E obbedisce al governo, non ascoltando parti sociali, enti locali e opposizione. Chiediamo con forza la convocazione di un consiglio regionale straordinario urgente, perchè i cittadini del Lazio rischiano di pagare il costo della propaganda della Polverini.”

giovedì 7 ottobre 2010

FORSE QUALCOSA SFUGGE AI LAVORATORI PRECARI MA LORO NO

Forse qualcosa vi sfugge,la maggioranza a più riprese agita lo spauracchio delle elezioni anticipate, ma proprio tra le file di Pdl e della Lega si annida una vasta schiera di deputati e senatori che a tutto tendono meno che alle urne. Il perché? Presto detto: perché se si fermano ora, se lasciano il proprio scranno per tornare alle urne, perdono anche la pensione vitalizia che spetta ai parlamentari. E non hanno la certezza di essere rieletti.
Sono tutta quella schiera di onorevoli al primo mandato: in tutto 105 al Senato e 240 alla Camera. In totale 345 parlamentari. Solo nel primo ramo del Parlamento ce ne sono ben 40 del Pdl e 12 della Lega il  punto è questo: a partire da questa legislatura non sono più sufficienti solo due anni e mezzo per ricevere il vitalizio della pensione da senatori e deputati ma almeno cinque, anche se collezionati in diverse fasi,sbatterebbero il muso uno come Ciarrapico,Caliendo ed altri.
Diversamente invece al lavoratore precario non far sapere, altrimenti nel suo piccolo si “incazza di brutto”. Ci hanno pensato sopra a lungo all’Inps e alla fine hanno scelto di “oscurare” il dato. Una censura per motivi di ordine pubblico come ha spiegato il presidente Antonio Mastrapasqua: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”. La “simulazione” di cosa? Di quanto un “parasubordinato”, cioè un lavoratore precario prenderà di pensione tra qualche decennio dopo aver versato per una vita i relativi contributi. Il risultato sarebbe invariabilmente una pensione inferiore al minimo, roba da poche centinaia di euro al mese. Quindi meglio “oscurare”.
Oscurare dove? Ma sul sito dell’Inps ovviamente. E anche nei quattro milioni di lettere che lo stesso Inps sta per inviare a domicilio agli altrettanti precari italiani che versano contributi previdenziali. L’Inps nelle settimane scorse ha scritto anche ai lavoratori a tempo indeterminato. Una lettera in cui si spiega come fare per apprendere dal web quanto hanno versato e quanto incasseranno come pensione. La lettera che arriva ai precari è invece una lettera “muta”, non rimanda ad alcuna consultazione possibile. Il precario non può sapere perché, per ammissione dello stesso Inps, è meglio che non sappia. Quindi al precario si dice quanto paga ma si nasconde quanto “rendono” i suoi contributi. Precario dunque neanche avvisato, visto che in nessun caso, conti alla mano, può essere salvato.

mercoledì 6 ottobre 2010

QUESTA E' LA VERITA'


SPESA del Servizio Sanitario Nazionale - Trend dal 2004 al 2008
Anni * Ammontare *Variazione % della ...*Variazione % del
.......*Spesa SSN *Spesa SSN rispetto .....*rapporto Spesa
.........*.............*all'anno precedente .....*SSN/PIL rispetto
.........*...........*..................................*anno precedente
.........*...........*..................................*
.........*...........*..................................*
.........*...........*..................................*
.........*...........*..................................*
2004.....90,528 ....10,01 ..........................5,57
2005.....96,797 ....6,92 ...........................4,17
2006.....99,615 ....2,91 ...........................-0,68
2007.....103,610 ...4,01 ...........................-0,36
2008.....106,650 ...2,93 ...........................1,14
Sinistra, Destra, Centro,... che cambia ?
I soldi spesi (in più o in meno ) sono stati spesi per la salute dei malati ?
per la gestione del personale medico ?
per la dispendiosa politica degli acquisti ?
per le vere ed impellenti esigenze degli utenti ?
per il vantaggio indiretto dei gestori e dei protettori politici-clienti elettorali ?
Una cosa è certa: le classi più indifese, economicamente o culturalmente, spesso pagano le conseguenze delle cattive gestioni generali delle sanità REGIONALI.

Tagli alla Sanità - Di Pietro al fianco dei sindaci

sabato 2 ottobre 2010

Sanità, Maruccio e Rodano (IdV): “Le chiamano riconversioni, ma chiudono gli ospedali”

A una prima lettura del decreto presentato oggi dal commissario Polverini, per quanto riguarda la ricaduta sulle province, si evidenzia una sostanziale conferma di quanto già anticipato. Oggi il commissario ci parlerà di “riconversione”, ma non basta per nascondere la triste verità: gli ospedali saranno chiusi.” Lo dichiarano in una nota il capogruppo, Vincenzo Maruccio, e il consigliere regionale, Giulia Rodano, dell’Italia dei Valori.
“Cambiare nome agli atti non cambia la sostanza. Gli ospedali di Bracciano, Subiaco, Anagni, Pontecorvo, Monterotondo, Gaeta, Sezze,Magliano Sabina chiude sono ufficialmente riconvertiti gli altri in ospedali distrettuali: tradotto vuol dire che intanto chiudono, poi toccherà alle Asl rimodulare le prestazioni (postazione 118, ambulatorio, piccola degenza presidiata da soli infermieri) e stringere accordi con i medici di famiglia. Con quali fondi e con quali tempi, non è dato saperlo. Sostanzialmente, si insiste sulla logica delle macroaree e si procede a un sostanziale declassamento del sistema, basato sulla logica del mezzo pollo: città che manterranno l’ospedale e città che lo perderanno risulteranno con mezzo ospedale ciascuna.
Nessuna novità, infine, sui 4miliardi di euro che lo stato deve alla regione e dai quali dipende il funzionamento futuro della sanità pubblica laziale. Una manovra – concludono gli esponenti dell’IdV — che porta pochi risparmi e non risponde ai bisogni di assistenza dei cittadini. Il Lazio paga un prezzo altissimo agli indirizzi nordisti di Bossi e Tremonti.”

  • arrivato il momento di unire tutte le forze che in questi mesi si sono attivate in difesa del sistema sanitario pubblico della nostra regione”.
 
Noi siamo pronti a sostenere –continuano– come abbiamo sempre fatto, tutte le iniziative e le mobilitazioni che nasceranno sui territori: da Rieti tutta la bassa Sabina, però, che le varie voci di dissenso contro il piano ideato dalla Presidente Polverini riescano a confluire in un unico blocco di protesta, compatto e più forte”. “Per questo –concludono i consiglieri Maruccio e Rodano-​​  invitiamo i cittadini, le associazioni, gli operatori del settore, i lavoratori stabilizzati e quelli precari, e tutte le sigle sindacali a partecipare al presidio sotto la Regione Lazio”.
 
 
 
 
 

mercoledì 29 settembre 2010

lunedì 27 settembre 2010

LEGA, LETTERA APERTA IDV A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Autore La Redazione La Redazione
Egr. Presidente,
Le scriviamo per manifestare la nostra preoccupazione per le parole del ministro delle Riforme, il deputato Umberto Bossi, che ha offeso i romani chiamandoli ‘porci’. Siamo convinti che le parole in politica siano anche azione e diventino fatti, per questo non saremo tra coloro che derubricheranno queste affermazioni come folklore o come provocazioni da campagna elettorale. E se le parole hanno un peso, chi le pronuncia deve assumersi le proprie responsabilità. Le scriviamo perché Lei, come recita l’Art. 87 della Costituzione, è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Quell’unità nazionale che, più volte in questi ultimi tempi, è stata gravemente offesa da parte di esponenti politici della Lega, alcuni anche con incarichi istituzionali. Siamo preoccupati e riteniamo che la misura sia colma e sia intollerabile che tali offese provengano da una forza di governo. Le scriviamo non solo in qualità di presidente della Repubblica, ma anche come cittadino onorario di Roma, titolo conferitoLe dall’assemblea capitolina quale riconoscimento del suo impegno nel campo della cultura, della politica e dell'amministrazione dello Stato, e della sua costante attenzione, civile e istituzionale, alla città, al cui prestigio in Italia e nel mondo, ha sempre dato il suo significativo contributo. Ci riconosciamo profondamente nelle sue parole su Roma, definita ‘oggi più che mai Capitale di uno Stato democratico, che si trasforma restando saldamente Stato nazionale unitario". Per questi motivi, ci auguriamo che giunga un suo autorevole intervento nei confronti di chi fa del vilipendio uno strumento di comunicazione politica. Confidiamo nella Sua attenzione e cogliamo l’occasione per rinnovarLe i sensi della nostra stima.