venerdì 31 luglio 2009

GRAZIE AL PD DI MAGLIANO GRAZIE DI VERO CUORE DAI MAGLIANESI


Il destino del “Marzio Marini” era segnato da mesi. Il nuovo ospedale della Valle del Tevere sorgerà a Monterotondo Scalo, in un’area vicino ai nodi stradali e ferroviaria. «Tale posizione consentirà al nuovo Presidio di diventare il polo sanitario di riferimento per i comuni dei distretti G1 e G2 della Asl Rm G e anche per le aree confinanti della Asl di Rieti dove è prevista la trasformazione in PTP e RSA del P.O. di Magliano Sabina». A prevederlo non è una bozza tratta da qualche libro dei sogni, ma il Piano sanitario regionale 2009-2011 in attesa di pareri ministeriali e della stessa Pisana. Il destino di Magliano si legge a pagina 184 del pdf scaricabile, sin dal 20 marzo, sul sito di Laziosanità – Asp.
VERGOGNATEVI

iL RESTO POTETE LEGGERLO SUL SITO DI WWW.INCONTRI.CC/

INFONDONO PAURA TRA LA GENTE

I MEDIA VENDONO LA PAURA L'INFLUENZA SUINA E' UN BLUFF

Nel 1976 gli Stati Uniti d'America mandavano in onda spot pubblicitari per terrorizzare i cittadini e convincerli a vaccinarsi contro l'influenza suina. Fu l'allora presidente Ford a imporre il vaccino, dopo che una sola dozzina di militari si era ammalata (e ci piacerebbe sapere come).
Nell'ultimo numero del TIME (27 aprile 2009), si legge in che modo il vaccino del 1976 abbia prodotto dozzine di morti e gravi menomazioni. Ma gli spot pubblicitari contunuavano a infondere il sentimento della paura e spronavano a vaccinarsi. Ci furono più morti di vaccino che di influenza. Alcuni cittadini, debilitati proprio a causa del vaccino, chiesero al governo un risarcimento di oltre 1,3 miliardi di dollari. Alcuni di questi cittadini svilupparono la sindrome di Guillain-Barrè (una forma di paralisi). E questo non è terrorismo, ma realismo, dati di fatto.
Anche oggi, come allora, si vuole terrorizzare il mondo, al solo scopo di far arricchire le case farmaceutiche e pochi altri speculatori.
Ma allora l'influenza suina è un bluff?
- Sì, se consideriamo che la malaria provoca 3000 morti all'anno, ma viene considerata semplicemente come 'un problema sanitario'.
- Sì, se consideriamo che questo virus (sempre che non sia stato costruito in laboratorio) deriva dalla 'Spagnola' del 1918, passando e mutando sino a diventare Aviaria e che l'Aviaria non ha mai prodotto quei 2 milioni di morti di cui parlava G. W. Bush, bensì solo 257.
- Sì, tenuto conto che, in confronto, i morti folgorati dai fulmini in un solo anno è il quintuplo.
- Sì, se diamo un senso ai numeri (negli USA, dal gennaio scorso, ben 13000 persone sono morte a causa dell'influenza comune, stagionale) e non ci lasciamo condizionare dalla campagna terroristica mediatica.
Perché non si grida all'emergenza di fronte ai 3000 morti all'anno di malaria?
Perché promuovere una campagna terroristica mondiale per poche centinaia di morti (deceduti per l'A/H1N1? Ne siamo sicuri?)
Perché non ci si allarma per il gran numero di morti di influenza comune?
Da un articolo del Dott. Mercola (da cui abbiamo tratto il post), si leggono anche alcuni punti da seguire per poter evitare le influenze, in genere. Li riportiamo:

• Ottimizza i tuoi livelli di vitamina D.
E’ in assoluto la migliore strategia per evitare qualsiasi tipo d’infezioni dovute alle influenze stagionali.
• Evita lo zucchero raffinato e i cibi troppo processati.
• Riposa a sufficienza il corpo.
• Mantieni il tuo stress sotto controllo.
• Esercitati regolarmente.
• Prendi regolarmente dell’olio contenente omega-3.
• Lavati le mani regolarmente.
• Usa dell’aglio regolarmente.
• Evita gli ospedali e i vaccini.
• A meno che non sia un emergenza, evita gli ospedali perché questi sono gli ambienti ideali per infezioni di tutti i tipi.

TALI E QUALI


Ci sono vari tipi di topi: quelli di campagna, quelli di città, quelli dei granai, quelli di fogna. Poi ci sono anche i topi d'albergo, ma questi rodono soltanto le serrature delle porte.
Oggi parliamo dei topi di fogna, altrimenti detti ratti o, più gergalmente, pantegane. Non importa il modo in cui li chiami, questi abitano le fogne delle città e sguazzano beati nei liquami maleodoranti.
Il topo di fogna è nero, sempre unto, come se avesse perennemente il gel o la brillantina, la stessa che si usava negli anni '30.
Il topo di fogna è la sola tipologia di roditore che porta malattie infettive come il tifo e la peste; tende a nascondersi, ma è aggressivo, probabilmente perché si rende conto di essere un parassita della società. Attacca senza alcun prerequisito culturale, nel senso che non ha capacità di riconoscere quando un essere vivente è più forte e intelligente di lui.
Alcune mutazioni genetiche, nel corso degli anni, hanno trasformato certe sue prerogative che, comunque, non hanno modificato le peculiarità specifiche. Ad esempio, alcuni scienziati ricercatori hanno stabilito con certezza la presenza di striature verdi sul manto nero. Si ritiene che queste striature caratterizzino quegli esemplari preposti all'attività di ricatto nei confronti del capo branco.
La presenza dei topi di fogna negli agglomerati urbani ha subìto variazioni anche consistenti; questo a causa della presenza o assenza nel tessuto sociale di feroci cacciatori che al grido di 'tornate nelle fogne' sono riusciti, in anni passati, ad allontanare ogni rischio di infezione da topo di fogna. Tuttavia, alloggiato nelle cloache per anni, il topo di fogna approfitta dell'atmosfera sotterranea (come nelle originarie riunioni massoniche) per ripristinare i suoi piani d'attacco.
Attualmente, il topo di fogna lo si può scorgere a livello stradale, nelle piazze (soprattutto quelle con gli obelischi), nei luoghi di ritrovo giovanili, sui prati. Se ne è scorta la presenza anche nei palazzi di Giustizia e persino nelle scuole. E' una piaga sociale che, paradossalmente, viene accolta favorevolmente dalla principale ditta di derattizzazione che ha come slogan 'siamo incisivi'.
La popolazione appare priva di difese e rischia, oggi più che mai, un contagio capillare. Ma i media tendono a rassicurare, anche perché pare non si voglia mettere in commercio il vaccino specifico contro il topo di fogna.

domenica 5 luglio 2009

SIAMO IGNORANTI


Questa legge, diciamolo subito, non latitava nel nostro già pingue panorama legislativo. Questa non è neppure una legge complementare a quelle già esistenti. Si configura meglio come una legge sostitutiva, poiché ribalta, svilisce e annulla il ruolo delle istituzioni preposte, fino ad oggi, alla tutela del cittadino. Le ronde, anziché la Polizia (per dirne una).
Come e perché siamo giunti a questo punto?
Bisogna partire da molto lontano, ma cercheremo di sintetizzare il più possibile, anche a rischio di banalizzare (i post di un blog non possono essere troppo lunghi).

Gli anni '80
Dopo l'ondata ribelle dei giovani del '77, da tempo impegnati politicamente e attivi sul territorio con mille iniziative di gruppo, si ebbe una fase in cui ogni settore sociale di interesse giovanile venne svuotato e sostituito da un vero e proprio 'nulla'. Un esempio è quello relativo alla musica: dai testi impegnati dei cantautori si passò alla discomusic e alla -passateci il neologismo- 'protoelettronica' , dove l'accento era posto sulla forma, più che sul contenuto (anche perché non v'erano più contenuti). Proprio a cavallo dei due decenni, inoltre, l'uso delle droghe pesanti presso i giovani contribuì notevolmente all'operazione di lavaggio del substrato culturale acquisito e della capacità di critica. Intanto a metà degli anni Ottanta, i cartoni animati avevano già trasformato Biancaneve in Mazinga, si affermarono modelli statunitensi di edonismo sfrenato e la musica prese parte attiva con la cosiddetta 'New wave'. Tutto diventò apparenza e culto dell'estetica. I giovani degli anni Ottanta si distaccarono così dal dibattito politico e si allontanarono anche da quello delle istanze sociali.

Gli anni '90
I giovani, ormai svuotati nella coscienza, si abituarono presto all'edonismo reaganiano, al benessere, al fitness, al rampantismo, alla tv commerciale e alla musica elettronica ridondante della discoteca. Se nelle fiat 127 degli anni '70 facevano bella mostra di sè le musicassette di De andrè e di Guccini, negli anni '90 non mancavano i cd di Madonna nell'Alfa Romeo 155. La nuova generazione divenne, insomma, un sacco vuoto. A quel punto, fu facile riempire il sacco con nuove ideologie imposte dal sistema (non più controllabili dai soggetti riceventi), basate su un'enorme quantità di luoghi comuni, come l'idea del 'cattivo extracomunitario', del 'mito del guerriero' che si tradurrà in 'uomo forte', quindi -per banale associazione- 'dittatura', infine 'sono di destra e amo Mussolini'. Un cervello siffatto, iniettato di disvalori e di paure verso il prossimo (specie se di un certo tipo di straniero), non poteva non essere terreno fertile per la neonata Lega Nord, la quale fece leva su questa ignoranza diffusa e su questi luoghi comuni, annunciando di voler spazzare via lo straniero 'a pedate nel culo'. Gli annunci della Lega hanno sempre, nel loro costrutto, un elementarismo esasperato che fa presa sui meno acculturati. E' un linguaggio triviale, da taverna, volgare, ma efficace per un 'bacino di utenza' profondamente ignorante.

Oggi
La società italiana odierna soffre di questa mediocrità. L'ignoranza è diffusissima. Gli stereotipi sugli extracomunitari sono diventati solidi e pronti ad accogliere l'ideologia xenofoba e fascista. Un ministro dell'Interno leghista è il risultato di un consenso popolare basato su slogan populisti e demagogici, ma anche di un ricatto: quello di Bossi nei confronti di Berlusconi. Ma questa è un'altra storia.