mercoledì 31 marzo 2010

ARRIVANO I FASCISTI VERDI

L'Italia che ci viene lasciata da questa tornata elettorale è un paese nel quale è difficile riconoscersi per chi ama la democrazia, la libertà, la cultura, la solidarietà, e pensa che questi siano principi fondamentali di vita in una società civile. Gli scandali di questi mesi, la politica urlata del dittatore di Arcore, le leggi ad personam con cui si è ottenuto occupato il parlamento, l'incapacità di rispondere alla crisi economica, la censura messa in atto per imbavagliare il paese, hanno indebolito fortemente il partito così detto del Popolo della Libertà (parola offesa e calpestata dal suo stesso fondatore) che ha racimolato 5 punti in meno delle regionali del 2005 e ben 7 in meno rispetto alle politiche del 2008, ma lo spazio lasciato libero e' stato occupato dai nuovi fascisti del terzo millennio: i verdi della Lega. I verdi hannmo occupato il Nord e sono scesi al centro anche nelle regioni traidizionalmente rosse: 10% in Liguria, 14% in Emilia Romagna, 6,5% in Toscana, 4,3% in Umbria, 6,3% nelle Marche. E' questo il dato più preoccupante che dovrebbe fare riflettere tutta la sinistra e tutti coloro che hanno a cuore la democrazia. Mentre si pensava che il pericolo fosse Berlusconi, ecco le orde barbare che in silenzio scendono dalle loro roccaforti del nord per invadere il resto d'Italia. E' un dato preoccupante e preoccupante è l'incapacità della sinistra, Partito Democratico in testa, di rispondere a questa discesa ed occupare gli spazi lasciati liberi dal dittatore di Arcore. Partito Dmocratico e Italia dei Valori sono scesi sullo syesso piano di Berlusconi ed hanno risposto alle sua politica urlata e fatta di niente con altrettanta politica del niente lasciando spazio libero in questo niente alla Lega. Ora l'Italia è in mano Bossi e company (anche il figlio è riuscito a farsi eleggere) e l'Italia si sveglia avendo davanti un futuro preoccupante fatto di intolleranza, xenofobia, leggi razziali, e sceneggiate come la discesa del Po per portare l'acqua delle sergenti nella laguna di Venezia. Il fatto che in Veneto sia stato eletto governatore il peggiore ministro dell'agricoltura che l'Italia abbia mai avuto, giudizio della comunità europea e non di qualche communista sprovveduto, la dice lunga. Bene questa è l'Italia che ci ritroviamo stamani, le speranze di cambiare qualcosa sono veramente ridotte al lumicino soprattutto se il maggiore partito di opposizione, il Partito Demcoratico, si ostina a vedere non oltre il proprio il naso e valuta solo il calo di consensi di Berlusconi. Se il Pd non si mette in testa di recuperare tutta le sinistra e la sinistra non smette di dividersi in mille rivoli, anche l'ultima tenue speranza se ne va e non esistono movimenti che tengano per sconfiggere il nuovo fascismo e riportare il paese su una strada democratica. .

venerdì 26 marzo 2010

NON CONDIVIDO


Io ho creato un blog, perché è un modo confidenziale e semplice per fare informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni in generale. Ho cominciato a farlo per informare chi visita il mio blog cercare di esternare i miei pensieri e condividerli,ma ho visto che non era possibile per,i commenti anonimi,che cercavano di evitare il tema del post per mettere zizzania.
No caro Magliano Insieme non credo che i blog siano morti  non condivido il tuo pensiero.
E' morta l'era del diario personale, forse, ma non del mezzo in sè come veicolo di messaggi "tematici" o comunque specializzati in un determinato settore.
Insomma, il blog non è morto. Sono semplicemente cambiate le modalità d'uso.
Utilizzare i blog personali per fare soldi???...mi sembra un'idea ormai fuori economia...credo che i blog un pò come facebook, ecc, e compagnia siano semplicemente un modo per entrare in contatto con la vita di altri, per essere ascoltati. In un mondo che tende ad isolarci questi sono gli unici strumenti moderni che ci permettono di penetrare la sfera personale di qualcuno con il giusto garbo.... Basta che poi non diventi noiso.
Il mio blog è la mia estensione,nel modo di esprimere le mie opinioni,che possano essere politiche o altro,e sono triste vedendo che altri blog chiudono i battenti.
Penso che la tecnologia vada presa a piccole dosi, cercando di capire, di volta in volta, cosa porta a cosa. Vedo che i blog sono ancora vivi, e non mi domando per quanto tempo ancora,anche se alcuni o altri cercano di far emergere lo loro contrarietà e i loro principi,siano essi sbagliati o condivisi.
Perché avere un blog? Perchè mi piace scrivere. Mi piace scrivere di ciò che mi piace. E mi piace sapere che (forse) qualcuno legge ciò che scrivo (e che mi piace)." In questi anni hanno trovato spazio varie recensioni di fatti, di opinioni, eventi, ricordi d'infanzia e vita vissuta, racconti, resoconti sulla propria vita, insomma un po' di tutto. Non mi sono mai chiesto cosa volessi dal blog, era semplicemente divertente averlo. Chiaro, era bello vedere che magari in un giorno eri riuscito a fare delle visite, ma non mi sono mai posto il problema di come diventare un "Blogstar". Poi cosa è successo? La mia vita è cambiata, semplicemente. E il blog ha cominciato ad avere sempre meno spazio, quindi si, è stato "abbandonato" perchè non ho  più tempo (e voglia) di gestirlo. Ma è ancora lì, che mi aspetta, e devo dire che in questo periodo, tra facebook  ho più tempo a disposizione, la voglia mi sta tornando,insomma tra alti e bassi si tira avanti.
Mi dispiace che il blog di Incontri sia stato chiuso,ero uno che visitavo spesso il sito,e anche se alcuni aspetti non li condividevo ero contento che anche lui vivesse insieme a noi.

MANDIAMOLI A CASA

Grande serata stasera sul web dove è andata in ondata la trasmissione organizzata da Michele Santoro per rispondere alla censura di stato che ha chiuso le trasmissioni di approfondimento, durante la campagna elettorale, sulle reti della televisione pubblica. Che la trasmissione sia stata un successo lo dimostra anche il fatto che il servo del dittatore di Arcore, Vittorio Feltri, ha già dato fiato alle trombe sul Giornale on line per denigrare Raiperunanotte. E' stata una grande vittoria contro il bavaglio che Berlusconi e il governo volevano e vorrebbero mettere alla informazione che va contro la politica della maggioranza di centro destra. Certo internet, il web, il digitale terrestre, sky e le varie emittenti locali che hanno trasmersso l'evento non hanno il seguito che ha la Rai, ma è stato comunque un successo che dimostra come censurare l'informazione nell'era della rete non sia così facile come può sembrare. Naturalmente il cittadino, lo spettatore deve cambiare abitudini e soprattutto usare quella parte del proprio corpo che ormai per molti è diventato un accessorio: il cervello. Non è più sufficiente accendere la scatola nera, prendere il telecomando e premere in sequenza i tasti 1, 2, 3, 4, 5 o 6, ma è necessario attivare quei neuroni ormai atrofizzati se non del tutto distrutti e andarsi a cercare informazione su altre emittenti, oppure accendere il computer e andare in rete dove si possono trovare quelle notizie che sui canali televisivi tradizionali difficilmente arriveranno. Per difenderci è necessario attivare lo spirito critico e confrontare quello che viene detto con quello che viene effettivamente fatto. Un'attività molto difficile e complicata che la maggioranza degli italiani non sono in grado di portare a termine, non si spiega in altro modo il terzo governo Berlusconi. Da questa situazione non se ne uscirà con tanta facilità, come ha detto in maniera molto cruda il regista Monicelli: l'unica via d'uscita è una rivoluzione. Difficile dargli torto. Insomma finalmente si è assistito ad una trasmissione vera, senza i lacci imposti dalla televisione pubblica, dove finalmente Santoro ha potuto mettere in scena un cannovaccio liberamente evitando di portare in trasmissione esponenti del centro destra o amici intimi del cavaliere. In questo clima perfino Morgan è riuscito a dire una frase sensata sulla quale tutta l'opposizione dovrebbe riflettere: al vuoto si risponde con la poesia. Purtroppo in questi anni la sinistra al risposto al vuoto con altrettanto vuoto, mettendo da parte la cultura, l'unico modo per tentare di risollevare un paese che sta scivolando verso il baratro e dove tutto viene sopportato senza lasciare il minimo segno. Quale sarà ora la prossima mossa del cavaliere ? Qualche giro di telefonate per chiudere internet e la rete ? Intanto sarebbe ora interessante mandare un bel segnale con le votazioni di domenica per le regionali tanto per proseguire sulla strada intrapresa stasera,diamo una risposta unanime a questi malfattori mandiamoli a casa,è una scommessa che il mondo della sinistra non si può permetttere di perdere,ci anno messo in ginocchio,con la scuola,con la sanità,con il lavoro,adesso è il momento o mai più di rispondere a questi signori MANDIAMOLI A CASA

COME PROMESSO RICEVO E PUBBLICO

La piazza è finita (?)... male! 

di Stefano Rossi

martedì 9 marzo 2010

NON DIMENTICHIAMO MAI

lunedì 8 marzo 2010

ANCHE LEI PRESIDENTE CI HA DELUSO

Caro Presidente della Repubblica, avevamo riposto una grande fiducia in lei noi italiani che ancora riusciamo a far ragionare il nostro cervello e non abbiamo consegnato il paese in mano a quella associazione a delinquere formata da Popolo della Libertà e Lega. Speravamo in lei com ultimo baluardo contro il regime che i nuovi fascisti verdi e azzurri avrebbero tentato di instaurare in questo paese con la complicità di quella parte di cittadini sottoposti al lavaggio del cervello mediatico. Purtroppo in pochi mesi questa fiducia è andata via via scomparendo per finire definitivamente sotterrata oggi, dopo la firma del decreto truffa salva liste del PDL, e dopo le sue dichiarazioni in occasione della festa della donna. Lei oggi ha detto "Al di la' delle differenze politiche tutti gli italiani si riconoscono e credono nei valori della Costituzione". Un'affermazione completamente al di fuori della realtà odierna che conferma quanto anche lei sia distante dal paese reale e quanto sia diventato ostaggio del cavaliere di Arcore. no signor Presidente, non tutto il paese crede nei valori della Costituzione ma solo quella parte del paese che non ha commesso la scelleratezza di consegnare per la terza volta il paese stesso in mano ad un uomo come Silvio Berlusconi. Come può pensare che i cittadini che sostengono il Presidente del Consiglio credano ancora nella costituzioe considerato che proprio il capo del governo ha fra i suoi maggiori obiettivi il disfacimento, la revisione, la modifica in senso antidemocratico della Costituzione stessa ? Come può pensare che coloro che sostengono un uomo che produce ogni giorno decreti e proposte di legge che vanno proprio contro la costituzione abbiano a cuore a nostra carta costituzionale ? Come può pensare che i cittadini che appoggiano il cavaliere di arcore che governa usurpando giorno dopo giorno il parlamento italiano credano ancora in quei valori democratici per i quali tante persone della sua generazione hanno sacrificato la vita ? Come può pensare che quella parte del paese che si ferma la sera a guardare la tv spazzatura del cavaliere e non s'incazza per la sospensione delle trasmissioni di approfondimento politico in perfetto stile da regime sudamericano, possa ancora credere nei valori di democrazia sanciti dalla nostra Costituzione ? No signor presidente, nei valori sanciti dalla costituzione crede ancora solo una parte del paese, quella parte che da sabato protesta vibratamente contro quel decreto da colpo di stato che lei ha firmato, minando quella fiducia che ancora riponevamo in lei. Oggi quella parte del paese si sente in balia di un regime arrogante, che disprezza i principi di democrazia, uguaglianza e libertà che sono alla base di quella Costituzione che lei stesso ha violato. Ma Signor Presidente, quei cittadini che oggi non possono nemmeno più sperare nella sua figura istituzionale, non si arrendono, non si arrenderanno e non lasceranno che questa Italia finisca di sprofondare definitvamente in un baratro dal quale sarà poi difficile risollevarsi. Sono quei cittadini, scesi in piazza spontaneamente ieri, entrati nella rete a manifestare la loro protesta ed il loro dissenso, che proveranno ad arrestare lo scempio che si sta perpretando della democrazia anche sensa il suo aiuto.

domenica 7 marzo 2010

venerdì 5 marzo 2010

DEMOCRAZIA IN PERICOLO ANCHE DAL P.D.

E' vero quello che ripete il fascista Gasparri ormai da due giorni: la democrazia e' in pericolo in questo paese. Gasparri se ne rende conto solo oggi ma in realta' la democrazia scricchiola ormai da 15 anni e da due anni a questa parte ormai cade a pezzi, uno dopo l'altro. L'ultimo governo del cavaliere e' quello che piu' di ogni altro governo sta assestando grosse spallate alla liberta' a tutto il sistema democratico della repubblica iataliana, spallate che stanno dando i loro frutti con la complicita' degli italiani che lo hanno votato e del Partito Democratico, il piu' grande partito di opposizione o presunta tale. Se Formigoni e la Polverini saranno ammessi alla tornata elettorale del 28 marzo, questa sara' un'ulteriore grande sconfitta per il sistema democratico e per le sue regole che finiranno per valere solo per i cittadini di serie B, mentre possono essere eluse dai politici stessi che alla fine sono quelli che in parlamento stabiliscono le regole del gioco. Che cosa potranno mai pensare i cittadini che sono costretti a rispettare termini e scadenze pena multe salate e sanzioni amministrative nei confronti di un partito di maggioranza che non e' in grado di rispettare le regole e se le modifica a proprio uso e consumo ? La democrazia e' gia' a rischio anche se le elezioni si svolgessero regolarmente a causa di un sistema elettorale veramente osceno che molte regioni hanno riproposto in piena autonomia spesso partorendo sistemi ancora piu' cervellettici e antidemcoratici. Si perche' per queste elezioni regionali diverse regioni avranno una propria legge elettorale che e' piu' complessa e macchinosa della legge elettorale porcata di Calderoli. Naturalmente il sistema delle preferenze e' stato cancellato anche nelle regioni rosse con buona pace di tutti e questo gia' sarebbe un buon motivo per mandare al diavolo tutti ed il 28 marzo andare a fare una bella gita fuori porta. Per non parlare degli sbarramenti di vario tipo, che vanno dal 5 al 3% e dei famigerati premi per cui chi vince anche con solo il 40% dei voti viene premiato con un bonus per portarlo al 55%. Insomma una serie incommensurabile di porcate, questa volta pero' non commesse solo dal leghista di turno ma anche da giunte guidate dal Partito Democratico a dimostrazione che anche questo famigerato PD alla fine non e' che un ammasso di politici da strapazzo il cui obiettivo e' la poltrona, per ora regionale ma poi si vedra'. Ecco il vero pericolo per la demcrazia: andare a votare senza la certezza che la volonta popolare sia rispettata ma piuttosto contraffatta da regole dettate da leggi elettorali peggio della porcata di Calderoli. .