lunedì 27 settembre 2010

LEGA, LETTERA APERTA IDV A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Autore La Redazione La Redazione
Egr. Presidente,
Le scriviamo per manifestare la nostra preoccupazione per le parole del ministro delle Riforme, il deputato Umberto Bossi, che ha offeso i romani chiamandoli ‘porci’. Siamo convinti che le parole in politica siano anche azione e diventino fatti, per questo non saremo tra coloro che derubricheranno queste affermazioni come folklore o come provocazioni da campagna elettorale. E se le parole hanno un peso, chi le pronuncia deve assumersi le proprie responsabilità. Le scriviamo perché Lei, come recita l’Art. 87 della Costituzione, è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Quell’unità nazionale che, più volte in questi ultimi tempi, è stata gravemente offesa da parte di esponenti politici della Lega, alcuni anche con incarichi istituzionali. Siamo preoccupati e riteniamo che la misura sia colma e sia intollerabile che tali offese provengano da una forza di governo. Le scriviamo non solo in qualità di presidente della Repubblica, ma anche come cittadino onorario di Roma, titolo conferitoLe dall’assemblea capitolina quale riconoscimento del suo impegno nel campo della cultura, della politica e dell'amministrazione dello Stato, e della sua costante attenzione, civile e istituzionale, alla città, al cui prestigio in Italia e nel mondo, ha sempre dato il suo significativo contributo. Ci riconosciamo profondamente nelle sue parole su Roma, definita ‘oggi più che mai Capitale di uno Stato democratico, che si trasforma restando saldamente Stato nazionale unitario". Per questi motivi, ci auguriamo che giunga un suo autorevole intervento nei confronti di chi fa del vilipendio uno strumento di comunicazione politica. Confidiamo nella Sua attenzione e cogliamo l’occasione per rinnovarLe i sensi della nostra stima.

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