martedì 31 agosto 2010

CHE VERGONA


Non si può nutrire altro che un sentimento di vergogna per essere governati da un tizio che consente ad un capo di stato straniero, terrorista riconosciuto a livello internazionale, di calpestare il nostro paese e di mettere in scena delle farse come le sue lezioni sulla religione islamica al cospetto di qualche centinaio di gallinele locali (mi rifiuto sinceramente di chiamarle donne) che per qualche euro si sono prestate a questa messa in scena. La vergogna quindi aumenta per essere un connazionale di questo stuolo di "cretine" che hanno assistito alle lezioni di megalomania del dittatore libico. Per non parlare poi di come sia stata calpestata la stessa nostra carta costituzionale che professa per esempio la libertà di religione mentre il dittatore africano si è permesso di dichiarare che l'Europa intera dovrebbe convertirsi all'Islam. E come non vergognarsi per la sottomissione completa messa in atto dal governo in questa due giorni della celebrazione del trattato Libia-Italia ? La solita tenda da circo installata in pieno centro per ospitare Gheddafi, i cavalli berberi giunti con un aereo speciale per dare vita ad uno spettacolo di parco giochi per finire poi alla cena di gala, pagata naturalmente con i nostro soldi per osannare questa pseudo amicizia fra i due dittatori, quello in pectore (Berlusconi) e quello vero Gheddafi. Il tutto per consentire a qualche nostro imprenditore di fare qualche soldo in un paese dove la democrazia è una parola sconosciuta (come lo sarà anche da noi fra non molto) e dove si sono bloccate le partenze dei clandestini che ora vengono rinchiusi in veri e propri campi di concentramento di stile nazista ma naturalmente lontano dai nostri occhi e dalle nostre coscienze. D'altra parte così va il mondo ormai. Che dire per esempio degli affari che i nostri imprenditori, e non solo i nostri, stanno facendo con la tanto demonizzata Cina ? Certo la Cina è un terreno fertile da coltivare e da sfruttare e chi se ne frega poi se le condizioni di lavoro in quel paese sono al limite della schiavitù ? Come ha detto Marchionni qualche giorno fa sono finiti i tempi della lotta di classe, durante i quali da una parte c'era il padrone e dall'altra il povero operaio, oggi padrone e operaio devono lavorare insieme. Benissimo ma perchè oltre che a lavorare insieme non li facciamo anche guadagnare insieme ? Ed invece anche nel nostro paese le distanze fra la classe imprenditoriale e le classi operaie e dei lavoratori dipendenti aumentano sempre di più, in queste condizioni la lotta di classe è più attuale che mai qualora qualcuno si svegliasse dal proprio torpore e si rendesse conto del momento critico che stiamo vivendo. Ma tornando a Gheddafi, alla Libia ed al dittatore nostrano dopo questi due giorni da vergogna non si può che trarre una conclusione: il nostro paese è ormai di fatto diventato una colonia della Libia.

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