mercoledì 12 maggio 2010

MINISTRO E DIRIGENTI SCOLASTICI FARABUTTI

L'entrata in vigore della riforma Gelmini, con l'introduzione del maestro unico e la soppressione delle compresenze ha cominciatoa ad arrecare danni molto gravi alla qualità dell'insegnamento.

Infatti, le compresenze erano una risorsa interna ai plessi che servivano principalmente a coprire le assenze brevi-fino a 5 gg. lavorativi- consentendo allo Stato un notevole risparmio economico.
Ora, come detto, le compresenze non esistono più, ma le assenze brevi continuano a non venire coperte!Il risultato è che le classi in cui il docente è assente vengono sistematicamente divise nelle altre classi del plesso.

Ad esempio, nella scuola , composta da 10 classi, le ore di divisione atuttoggi sono quasi 100

Non è difficile capire che queste ore di insegnamento non verranno mai recuperate. Così si colpisce la scuola al cuore, cioè nel suo compito di trasmissione dei saperi fondamentali.Vorrei sapere se questo sta accadendo anche in altre scuole primarie e quali iniziative di contrasto vengono messe in atto.

Personalmente bisogna fare qualcosa informare le famiglie con l'affissione di un cartellone di fuori alla scuola segnalarlo tramite l'Albo sindacale che sicuramente i dirigenti scolastici faranno rimuovere perchè sono d'accordo con la Ministra,e dei cagasotto dove non prenderanno mai posizioni contrarie.
Adesso stiamo ad un bivio cari signori,è ora di farla finita di puntare il dito sempre sulle persone sbagliate in questo caso gli insegnati,dove andrebbero difesi per il bene dei nostri figli,sentivo pochi mesi fà una mamma che diceva(meno male che il ministro fa i tagli almeno quelle nullafacenti se ne vanno a casa) se questo è il vostro pensiero allora è tutto finito altrimenti rimbocchiamoci le braccia e iniziamo ad difendere il diritto allo studio cari genitori,SVEGLIATEVI NON FATE LE CAROGNE per il bene dei vostri figli.
. TRASFERIMENTO DEI DOCENTI IN SOPRANNUMERO NEI VARI MINISTERI O LICENZIAMENTOParlare di “licenziamento” è una cosa atipica per un docente, specialmente se ha stipulato un contratto di lavoro a “tempo indeterminato” con il Ministero dell'Istruzione.
 A partire da questo anno, nell’arco del triennio successivo, si procederà al “taglio” dei docenti quantificati dal Ministero dell’Istruzione in 42.105 per l’anno 2009/10, in 25.560 per l’anno scolastico 2010/11 e 19.676 nell’anno scolastico 2011/12. Questi docenti che dovrebbero essere “licenziati” o in qualche modo “impiegati in modo diverso”, ammontano complessivamente a ben 87.341.

3 commenti:

Aprile ha detto...

Io mi meraviglio che tu ti meravigli caro compagno Antonello e stai attento nel leggere bene la proposta dell'IDV in merito alla scuola poiché non corrisponde mica a quella della sinistra!
No alle privatizzazioni, no per il semplice fatto che sono un bluf.
Guarda le ex FS, sono state privatizzate si, ma di fatto si sono ricreate le condizioni di 70 anni fa, ci manca soltanto che ricostituiscano la terza classe con le vetture di legno.
Tu viaggi tutti i giorni e ti rendi conto in quali condizioni viaggi.
Poi ci sono i "treni bandiera", così si chiamavano una volta, quei treni cioè super lussuosi che servivano appunto da paravento a nascondere ben altre realtà del nostro sistema ferroviario.
Con la scuola vogliono fare la stessa cosa, una scuola "frecciarossa", un'altra dei pendolari.
A questo bisogna opporsi, ma non con Di Pietro santodio.
Non "c'azzecchi" una volta da un po di tempo a questa parte.
Carlo

Antonello De Angelis@stiadsl.it ha detto...

Di Pietro è un alleato del PD non credo che le cose stiano come dici tu,IDV sta già combattendo questa problematica dello smantellamento della scuola,e ai tagli,è anche al sostegno della ricerca,insomma contro il governo Berlusconi.
é stato fatto anche un convegno a Roma su questa problematica invece cosa fa il PD Dimmelo

Aprile ha detto...

A me, viceversa di te, non frega n'accidente se Bersani ad esempio, sia favorevole ad un sistema misto privato pubblico, anzi si, sarei anch'io daccordo, ma la scuola privata chi la vuole se la deve pagare e non usufruire poi di contributi statali maggiori a volte, di quelli pubblici.
E Di pietro, viceversa del PD, è favorevole a quel sistema misto cui mi riferisco, quello di ottenere contributi analoghi a quelli pubblici.
La si dovrebbe finire con questa chiesa che si impiccia di tutto quasi fosse uno stato ombra, ombra di quello italiano intromettendosi ovunque si intravveda fare affari.
Sarebbe ora di finirla caro Naplitano! festeggi in questi giorni il 150° anniversario dell'unità d'Italia; porta Pia è ancora li con il monumento al bersaglere che fa bella figura; di fatto però quell'unità che voleva Mazzini non si è ancora realizzata, gli italiani ancora non sono stati fatti completamente e questo deriva appunto dall'ingombrante peso che la chiesa esercita sulla politica, tutta, senza alcuna distinzione eccetto sparuti gruppi veramente laici ed agnostici, oltre che atei.
scua se ho sconfinato, ma purtroppo questa è la realtà.